Frutta e reflusso

frutta e reflusso Il reflusso gastroesofageo consiste in una risalita dallo stomaco verso l’esofago del contenuto gastrico acido, causata da un malfunzionamento dello sfintere esofageo inferiore.

Quando si soffre di questo disturbo è bene seguire una dieta bilanciata, evitando cibi acidi, fritti e grassi. Precedenza quindi a carni magre, pesce e verdura.

Frutta e reflusso, invece, spesso non vanno d’accordo. Non esistono vere e proprie controindicazioni, ma effettivamente bisogna fare delle distinzioni, perché non tutta la frutta è adatta a chi soffre di questo disturbo. Vediamo allora quali sono i frutti “incriminati” e quali, al contrario, possono fare bene.

Evitare la frutta secca, attenzione agli agrumi

Nonostante alcuni medici abbiano provato a sfatare la convinzione che l’acido contenuto negli agrumi contribuisca in maniera significativa ad aumentare il bruciore provocato dal reflusso, in genere tra la frutta da evitare ci sono proprio loro: arance, pompelmi e qualsiasi tipo di agrume.

Anche la frutta secca, per la sua alta concentrazione di grassi (circa 2,7 grammi di grassi ogni 100 grammi), è controindicata quando si soffre di reflusso. Fatta eccezione per le mandorle: masticare a lungo una mandorla, infatti, aiuta a contrastare il bruciore e può donare rapido sollievo.

La frutta che fa bene con il reflusso

In pratica, allora, che frutta mangiare? La prima risposta è molto semplice: le sue numerose virtù, conosciute sin dal medioevo, parlano di un frutto ricco di vitamina C e dalle proprietà benefiche contro il bruciore di stomaco. Parliamo della mela che, specialmente nella varietà cotogna, aiuta a ridurre l’acidità gastrica e svolge un’azione gastroprotettiva.

Anche i frutti rossi come more e lamponi sono un altro toccasana contro il reflusso e aiutano a ridurre le infiammazioni dello stomaco. Al loro interno contengono gli ellagitannini, antiossidanti con potenti caratteristiche antinfiammatorie che combattono gastriti e ulcere.

Anche pere, meloni e cocomeri sono ottimi da mangiare quando si soffre di reflusso gastroesofageo. Consumati a temperatura ambiente, questi frutti aiutano le mucose dello stomaco a normalizzarsi, prevenendo l’insorgere del bruciore.

Invece pesche, albicocche, uva e fragole vanno assunte con moderazione e attenzione, valutando di volta in volta gli effetti che producono sulla nostra digestione.

La frutta esotica che fa bene con il reflusso

Detta anche banana passion fruit, la carruba è un frutto interessante. La mucillagine che avvolge i suoi semi, infatti, è un ottimo idratante, che produce un effetto lenitivo sulle mucose dell’apparato digerente. Questo frutto può essere consumato fresco, o anche sotto forma di tisane o infusi caldi.

Ricchissimo di fibre e acqua, il maracuja è utile a reidratare il corpo, fornendo i sali minerali persi. Anche in questo caso, la mucillagine che ricopre i suoi semi ha effetti lenitivi sulle mucose dello stomaco e dona un sollievo immediato dai sintomi del bruciore. Difficile da trovare nei banchi di frutta e verdura, è invece reperibile sotto forma di omogeneizzato.

Infine, le banane: presenti in grandi quantità all’interno dei supermercati, sono un antiacido naturale e formano una barriera protettiva attorno allo stomaco, contrastando un’azione eccessiva e irritante dei succhi gastrici.

Avocado, papaja e datteri sono altri ottimi frutti da mangiare, che non presentano controindicazioni particolari.

Vedi anche cosa mangiare per calmare il reflusso.