Si tratta di una condizione legata alla risalita dei succhi gastrici provenienti dallo stomaco (reflusso gastroesofageo) e, nei casi più gravi, dal duodeno; questi succhi acidi arrivano fino all’esofago e ne infiammano le mucose, rendendole molto più sottili.
Il mix di succhi gastrici (e bile, nei casi più gravi), infatti, ha una composizione particolarmente acida, non adatta alle pareti dell’esofago, e può quindi provocare una sensazione di forte bruciore al torace (pirosi retrosternale), con rigurgiti ed eruttazioni dal sapore amarognolo.
A essere colpite sono sia le persone avanti con l’età e gli adulti, sia i neonati, che tendono a mostrare i sintomi principali del reflusso fino ai 12 mesi, per poi vederli scemare con lo svezzamento e con l’acquisizione di una posizione più eretta.
Sintomi
Oltre al bruciore descritto, tra le manifestazioni più evidenti dell’esofagite troviamo una difficoltà a deglutire, come se si avesse un nodo all’interno della gola, chiamato anche bolo gastroesofageo. Questo nodo è generato dall’eccessiva produzione di muco, una reazione del corpo per difendersi dall’attacco dell’acido.
Sono molte le persone a lamentare anche presenza di catarro e un costante raffreddore per diverso tempo, nonché di tosse e raucedine, come se la gola fosse secca e arrossata e si cercasse di liberarla. Alcune persone arrivano alla perdita totale della voce.
Il reflusso proviene dallo stomaco, pertanto l’addome risulta spesso gonfio e dolente, con episodi di meteorismo che portano fastidio e diarrea. Nei casi più gravi sopraggiunge anche un forte dolore al petto, che somiglia a quello dell’infarto (e vale sempre la pena di escludere tempestivamente questa possibilità recandosi al pronto soccorso), ma che in realtà si colloca nella parte posteriore della cassa toracica. Questo dolore è dovuto al continuo tossire e può arrivare a colpire anche le spalle e tutto il tratto cervicale.
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Cura e rimedi naturali
Prima di ricorrere a una vera e propria terapia farmacologica, oppure a un’operazione chirurgica, è meglio provare ad affrontare l’esofagite con dei rimedi naturali che, nei casi più lievi, si rivelano spesso risolutori. Esistono, infatti, numerose tisane o integratori naturali a base di ingredienti benefici per lo stomaco, come:
- la malva, che lenisce l’infiammazione e ripristina la consistenza della mucosa esofagea consumata dai succhi gastrici;
- lo zenzero, che ha un’azione antisettica e disinfettante, aiuta la digestione e permette allo stomaco di completarla in tempi brevi;
- il limone che, nonostante sia acido come gli altri agrumi, è un ottimo equilibratore del pH e pertanto è utile per ripristinare un ambiente favorevole all’interno dello stomaco;
- la camomilla, che, soprattutto per quanto riguarda i neonati, si rivela utile nel trattamento del reflusso perché, oltre a calmare gli spasmi, allenta la tensione e permette di abbassare i livelli di stress, che non fanno altro che alimentare la patologia.
Molto interessanti sono poi alcuni rimedi omeopatici, come ad esempio quello a base di nitrato d’argento, che agisce sullo stress mentale e psicologico, portando una condizione di tranquillità a corpo e mente. I muscoli dell’apparato digerente si rilassano e la respirazione diviene più regolare: in questo modo, lo stomaco può lavorare a pieno regime e i succhi gastrici non risalgono l’esofago.
Oltre all’impiego di sostanze provenienti dalla natura, per combattere il fenomeno è necessario migliorare alcune delle proprie abitudini di vita, come:
- seguire una dieta sana ed equilibrata, evitando una serie di alimenti che accentuano il grado di acidità dell’organismo.
- Praticare una costante attività fisica, per ridurre il peso corporeo in eccesso, a sua volta fattore predisponente del reflusso. È stato infatti dimostrato come le persone in sovrappeso siano più soggette a sviluppare il reflusso nel corso del tempo, accompagnato da patologie respiratorie di vario genere.
- Curare il proprio sonno: non andare a letto subito dopo i pasti, soprattutto a seguito di una cena abbondante. Bisognerebbe far passare almeno qualche ora. Inoltre, si dovrebbe porre il capo in una posizione leggermente più elevata, mettendo un cuscino in più se necessario, e ponendone anche uno sotto i piedi, per sollevarli leggermente e aiutare il corpo ad assumere una postura corretta.
- Cercare di allentare lo stress a favore di una vita più serena e tranquilla. Si possono tentare anche discipline come la meditazione, lo yoga e il pilates, che aiutano a concentrarsi sulla respirazione e abbandonare le ansie della giornata. Molti disturbi dello stomaco, infatti, sono spesso connessi a una condizione psicologica non al massimo; pertanto, per eliminare il problema, è opportuno affrontare anche questo aspetto.
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Dieta
Parlando in particolare di dieta per il reflusso, è bene iniziare da ciò che bisogna eliminare:
- l’alcol, le bevande gassate, il latte e il caffè, che irritano le mucose dello stomaco; meglio sostituire questi elementi con tè oppure tisane naturali.
- Le carni rosse e gli insaccati; meglio scegliere carni bianche e pesce bianco, che nutrono e donano il giusto apporto di proteine.
- La verdura cruda, in modo particolare i pomodori; sarebbe preferibile assumerla cotta, più digeribile per lo stomaco.
- La frutta acida, come i kiwi, e gli agrumi; il frutto più indicato è la banana, che con la sua consistenza morbida e densa aiuta il ripristino delle mucose dell’esofago, e offre un perfetto apporto di potassio e sodio prima dello sport.
Se cerchi un buon metodo per combattere il reflusso gastrico e l’esofagite, inizia a curare ogni pasto, fin dalla colazione. Prendi una fetta di pane bianco con della marmellata a base di frutta non acida o, se ami un gusto salato, farciscilo con del tacchino e una spruzzata di limone. Potrai aggiungere una banana, e assumere uno yogurt vegetale.
Per il pranzo, opta per della pasta integrale con verdure cotte, ad esempio zucchine, limitando l’uso del pomodoro.
A cena prediligi la carne bianca o il pesce lesso, accompagnandoli con delle verdure di stagione cotte e condite con un filo di olio e del limone.
Infine, come dicevamo prima, se riesci a inserire un ingrediente come lo zenzero, magari sotto forma di tisana prima di dormire, il tuo corpo ringrazierà: ha una funzione antinfiammatoria e antibatterica molto potente.
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