Esofagite da reflusso

esofagite da reflusso L’esofagite da reflusso è un’infiammazione dell’esofago, spesso conseguenza del reflusso esofageo (patologia che colpisce una persona su quattro nel corso della vita), che peggiora la qualità della vita di chi ne soffre.

Si tratta di una condizione legata alla risalita dei succhi gastrici provenienti dallo stomaco (reflusso gastroesofageo) e, nei casi più gravi, dal duodeno; questi succhi acidi arrivano fino all’esofago e ne infiammano le mucose, rendendole molto più sottili.

Il mix di succhi gastrici (e bile, nei casi più gravi), infatti, ha una composizione particolarmente acida, non adatta alle pareti dell’esofago, e può quindi provocare una sensazione di forte bruciore al torace (pirosi retrosternale), con rigurgiti ed eruttazioni dal sapore amarognolo.

A essere colpite sono sia le persone avanti con l’età e gli adulti, sia i neonati, che tendono a mostrare i sintomi principali del reflusso fino ai 12 mesi, per poi vederli scemare con lo svezzamento e con l’acquisizione di una posizione più eretta.

Sintomi

Oltre al bruciore descritto, tra le manifestazioni più evidenti dell’esofagite troviamo una difficoltà a deglutire, come se si avesse un nodo all’interno della gola, chiamato anche bolo gastroesofageo. Questo nodo è generato dall’eccessiva produzione di muco, una reazione del corpo per difendersi dall’attacco dell’acido.

Sono molte le persone a lamentare anche presenza di catarro e un costante raffreddore per diverso tempo, nonché di tosse e raucedine, come se la gola fosse secca e arrossata e si cercasse di liberarla. Alcune persone arrivano alla perdita totale della voce.

Il reflusso proviene dallo stomaco, pertanto l’addome risulta spesso gonfio e dolente, con episodi di meteorismo che portano fastidio e diarrea. Nei casi più gravi sopraggiunge anche un forte dolore al petto, che somiglia a quello dell’infarto (e vale sempre la pena di escludere tempestivamente questa possibilità recandosi al pronto soccorso), ma che in realtà si colloca nella parte posteriore della cassa toracica. Questo dolore è dovuto al continuo tossire e può arrivare a colpire anche le spalle e tutto il tratto cervicale.

Vedi anche problemi di stomaco con reflussoreflusso e abbassamento di voce.

Cura e rimedi naturali

Prima di ricorrere a una vera e propria terapia farmacologica, oppure a un’operazione chirurgica, è meglio provare ad affrontare l’esofagite con dei rimedi naturali che, nei casi più lievi, si rivelano spesso risolutori. Esistono, infatti, numerose tisane o integratori naturali a base di ingredienti benefici per lo stomaco, come:

  • la malva, che lenisce l’infiammazione e ripristina la consistenza della mucosa esofagea consumata dai succhi gastrici;
  • lo zenzero, che ha un’azione antisettica e disinfettante, aiuta la digestione e permette allo stomaco di completarla in tempi brevi;
  • il limone che, nonostante sia acido come gli altri agrumi, è un ottimo equilibratore del pH e pertanto è utile per ripristinare un ambiente favorevole all’interno dello stomaco;
  • la camomilla, che, soprattutto per quanto riguarda i neonati, si rivela utile nel trattamento del reflusso perché, oltre a calmare gli spasmi, allenta la tensione e permette di abbassare i livelli di stress, che non fanno altro che alimentare la patologia.

Molto interessanti sono poi alcuni rimedi omeopatici, come ad esempio quello a base di nitrato d’argento, che agisce sullo stress mentale e psicologico, portando una condizione di tranquillità a corpo e mente. I muscoli dell’apparato digerente si rilassano e la respirazione diviene più regolare: in questo modo, lo stomaco può lavorare a pieno regime e i succhi gastrici non risalgono l’esofago.

Oltre all’impiego di sostanze provenienti dalla natura, per combattere il fenomeno è necessario migliorare alcune delle proprie abitudini di vita, come:

  • seguire una dieta sana ed equilibrata, evitando una serie di alimenti che accentuano il grado di acidità dell’organismo.
  • Praticare una costante attività fisica, per ridurre il peso corporeo in eccesso, a sua volta fattore predisponente del reflusso. È stato infatti dimostrato come le persone in sovrappeso siano più soggette a sviluppare il reflusso nel corso del tempo, accompagnato da patologie respiratorie di vario genere.
  • Curare il proprio sonno: non andare a letto subito dopo i pasti, soprattutto a seguito di una cena abbondante. Bisognerebbe far passare almeno qualche ora. Inoltre, si dovrebbe porre il capo in una posizione leggermente più elevata, mettendo un cuscino in più se necessario, e ponendone anche uno sotto i piedi, per sollevarli leggermente e aiutare il corpo ad assumere una postura corretta.
  • Cercare di allentare lo stress a favore di una vita più serena e tranquilla. Si possono tentare anche discipline come la meditazione, lo yoga e il pilates, che aiutano a concentrarsi sulla respirazione e abbandonare le ansie della giornata. Molti disturbi dello stomaco, infatti, sono spesso connessi a una condizione psicologica non al massimo; pertanto, per eliminare il problema, è opportuno affrontare anche questo aspetto.

Vedi anche rimedi per il reflusso e come curare il reflusso.

Dieta

Parlando in particolare di dieta per il reflusso, è bene iniziare da ciò che bisogna eliminare:

  • l’alcol, le bevande gassate, il latte e il caffè, che irritano le mucose dello stomaco; meglio sostituire questi elementi con tè oppure tisane naturali.
  • Le carni rosse e gli insaccati; meglio scegliere carni bianche e pesce bianco, che nutrono e donano il giusto apporto di proteine.
  • La verdura cruda, in modo particolare i pomodori; sarebbe preferibile assumerla cotta, più digeribile per lo stomaco.
  • La frutta acida, come i kiwi, e gli agrumi; il frutto più indicato è la banana, che con la sua consistenza morbida e densa aiuta il ripristino delle mucose dell’esofago, e offre un perfetto apporto di potassio e sodio prima dello sport.

Se cerchi un buon metodo per combattere il reflusso gastrico e l’esofagite, inizia a curare ogni pasto, fin dalla colazione. Prendi una fetta di pane bianco con della marmellata a base di frutta non acida o, se ami un gusto salato, farciscilo con del tacchino e una spruzzata di limone. Potrai aggiungere una banana, e assumere uno yogurt vegetale.

Per il pranzo, opta per della pasta integrale con verdure cotte, ad esempio zucchine, limitando l’uso del pomodoro.

A cena prediligi la carne bianca o il pesce lesso, accompagnandoli con delle verdure di stagione cotte e condite con un filo di olio e del limone.

Infine, come dicevamo prima, se riesci a inserire un ingrediente come lo zenzero, magari sotto forma di tisana prima di dormire, il tuo corpo ringrazierà: ha una funzione antinfiammatoria e antibatterica molto potente.

Vedi anche cosa mangiare per calmare il reflussolatte anti reflusso.